Professionale, la dirigente chiude la scuola: “Ora lezioni per strada, e denuncia contro anomalie”

BRINDISI-  Istituto  IPSIA Ferraris di Brindisi, dopo l’ultimo sopralluogo dei tecnici che hanno dichiarato l’inagibilità della struttura la preside, Rita De Vito,  ha chiuso simbolicamente la scuola.  Questa mattina davanti ai docenti, studenti e alcuni genitori, la dirigente ha chiuso il porto e messo il lucchetto. Si attende l’ordinanza  di chiusura del sindaco Angela Carluccio. Intanto in prefettura si sta svolgendo un vertice per decidere il da farsi.

Da lunedì lezioni per strada in città. “Non siamo disposti al frazionamento- ha detto questa mattina la dirigente che ha tenuto una conferenza stampa- Trovino una soluzione. Non devono trovarci un parcheggio ma garantire il diritto allo studio.   De Vito si rifiuta di smembrare le sue classi in diversi istituti,  vuole un luogo degno per i suoi alunni, con aule decenti e laboratori così come prevede il piano didattico della scuola.
La dirigente ha annunciato che lunedì si svolgerà un corteo in città, martedì invece lezioni nel parco Cillarese e anche nei giorni a seguire. Non si ferma Rita De Vito chiede maggiore dignità per i suoi studenti che da anni vivono in una scuola che cade a pezzi, tra un intervento tampone e l’altro.  “Ci siamo anche noi”, si legge scritto su uno striscione mantenute dagli studenti.
“Amo la scuola e amo i miei ragazzi – ha aggiunto la preside – e mi vergogno di essere rappresentata da questa gente che ancora si ostina a tenere nascosta la propria negligenza e a rischiare con la vita dei nostri figli. Questo non sarà più consentito. Invierò gli atti amministrativi alla Procura  perché loro dovranno necessariamente dare delle risposte a noi e alla cittadinanza”.

BrindisiOggi

1 Commento

  1. Un gesto di grande coraggio e responsabilità. Il ministero sa da anni che la maggioranza delle scuole italiane non sono a norma e tuttavia rimangono inerti, aspettando la catastrofe.
    Sono decenni che i governi dello sfascio non redigono un piano pluriennale di edilizia scolastica degno di un Paese civile.
    Cosa stanno aspettando ? Ah si, lo stipendio.

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