BRINDISI- Il gruppo consiliare dei Cor blocca l’incontro della sindaca con Enel. Si accentua la dialettica interna alla maggioranza. Uno dei gruppi più numerosi chiede ad Angela Carluccio di attendere la fine delle audizioni in Senato prima di incontrare i dirigenti della società energetica. L’incontro tra il sindaco ed Enel si dovrebbe tenere nei prossimi giorni.
Dal 20 settembre sono iniziate una serie di audizioni al Senato sulle problematiche ambientali che interessano la Centrale ENEL di Cerano e l’incidenza dei tumori sul territorio brindisino e nella penisola salentina.
“Apprezziamo gli sforzi dei componenti della 13 ^ Commissione del Senato (Ambiente, Territorio e Beni Ambientali) ed in particolar modo del senatore dei Conservatori e Riformisti Vittorio ZIZZA- scrivono i consiglieri comunali dei Cor, compreso il presidente del consiglio Pietro Guadalupi- che con determinazione, ascoltando le istanze che arrivano dal territorio, stanno affrontando una tematica che in passato è stata caratterizzata da un’azione poco incisiva dei livelli istituzionali centrali. Ci sorprende che in questo particolare momento i vertici di ENEL sentono il bisogno di incontrare la prima cittadina della Città di Brindisi, ma sarebbe ancora più incomprensibile se la sindaca desse disponibilità ad affrontare qualsiasi tematica riconducibile ad ENEL prima che siano ben chiare le risultanze di queste audizioni.”
Una frecciatina ad Angela Carluccio, ma anche un avvertito a mezzo stampa.
“Come Conservatori e Riformisti- concludono- siamo fiduciosi che la sindaca saprà ben valutare l’opportunità di attendere l’esito delle audizioni, portando avanti la posizione comune assunta in campagna elettorale, che prevede la riduzione della pressione ambientale a cui è sottoposto il nostro territorio attraverso strategie mirate finalizzate alla tutela della salute dei cittadini.”
BrindisiOggi
In linea di principio, l’ “avvertimento” mi sembra , nella sostanza, abbastanza ragionevole. Ma è il metodo che non va, non solo nel caso specifico, ma nell’assoluto.E sia a livello locale che centrale. Ciò dimostra ancora che il sopravvivere dei gruppetti e gruppuscoli che rappresentano percentuali irrisorie degli elettori, hanno il potere di bloccare le decisioni di un sindaco, di un premier. A ragione o a torto che siano.Non sarebbe il caso, a livello elettorale nazionale e locale, mettere uno sbarramento almeno al 10-15 % ? Ed un bel vincolo di mandato? ( se cambi casacca in corsa, vai a casa e per sempre).
Mi sembra ovvio……bisogna stoppare la sindaca….altrimenti non c’è più la trattativa diretta con gli amici dell’enel…..la quale da alcuni autorevoli rappresentanti politici ed istituzionali dei COR viene attaccata, criticata….ma poi si accettano dalla stessa sponsor, contributi e altro………che ipocrisia!!!!!