La Rete per la prevenzione oncologica: “Eccesso di mortalità vicino la Centrale di Cerano, superiamo la media nazionale”

BRINDISI- L’incidenza dei tumori nelle aree a ridosso della Centrale Enel di Cerano di Brindisi sono superiori alla media nazionale. E’ quanto emerge dalla terza audizione al Senato sulla Centrale Enel  di Cerano e l’incidenza dei tumori sul territorio brindisino.

 Questa mattina nell’ambito del terzo incontro sul tema, il senatore Conservatori e Riformisti, Vittorio Zizza, ha incontrato il Direttore del Dipartimento Prevenzione dell’Asl di Lecce, Dott. Giovanni De Filippis, ed il medico epidemiologico convenzionato con l’Asl di Lecce, Prisco Piscitelli.

Il direttore De Filippis ha presentato una relazione prodotta dalla Repol ( Rete per la prevenzione oncologica leccese) che ha messo in rete i dati sull’incidenza dei tumori in possesso della Asl, dell’Arpa, del CNR e dell’ Osservatorio Epidemiologico.

“I dati parlano di eccesso di mortalità sul nostro territorio ed in particolare in quelle aree  che si trovano nei pressi della Centrale- ha riferito il sen. Zizza- ci preoccupa in particolare un dato su tutti: il  tumore al polmone e vescica ci pongono in testa al dato nazionale”.

“L’incidenza di queste  neoplasie ci metterebbe addirittura al pari della città di Taranto- sottolinea ancora Zizza- quello che è emerso e che ci lascia perplessi riguarda soprattutto il rapporto tra i limiti stabiliti per le emissioni e gli effetti. E’ evidente dai dati forniti anche dall’ISS (Istituto Superiore di Sanità) insieme ad Arpa Puglia, il CNR e le varie Asl delle città di Brindisi, Lecce e Taranto, che la mortalità è troppo elevata. A detta dello stesso direttore De Filippis, stabilire un limite è una cosa, rispettarlo e controllare che si rispettato è un’altra”.

“Non si riesce a dire ancora entità ricaduta della Centrale di Cerano- aggiunge ancora il senatore Zizza-  ma i nostri scienziati e ricercatori ci dicono che la ricaduta esiste”.

“Nonostante questo- conclude Zizza- noi proseguiremo con l’impegno di capire quanto prima la situazione. Nelle prossime settimane  sono previste altre audizioni. Alla luce di tutto questo penso che aprire una riflessione sulla AIA autorizzazione integrata ambientale , sia ormai imprescindibile da parte del comune di Brindisi attraverso un apposito atto politico sulla questione ambientale”.

La prossima audizione è prevista martedì 18 ottobre alla presenza  dei ricercatori del CNR,  autori di uno studio sull’inquinamento dell’area interessata; esperti del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali (DiSTeBA) dell’Università del Salento); ed  i ricercatori Del Dipartimento Epidemiologia del Lazio (DEP).

BrindisiOggi

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