BARI- Dalla falegnameria all’azienda tessile, dai laboratori di ceramica al salottificio, sono stati ben 191 i lavoratori in nero individuati dalla guardia di finanza in pochi giorni di ispezioni a largo raggio su tutta la Puglia.
Numeri che fanno riflettere se si pensa che a seguito di 197 interventi sono stati 89 i datori di lavoro verbalizzati.
Nei giorni 28 e 29 settembre scorso il Comando Regionale Puglia ha disposto l’esecuzione di un piano straordinario di interventi finalizzato a prevenire e reprimere il fenomeno del lavoro “nero” ed “irregolare”, nonché le connesse manifestazioni di illegalità.
Questo piano di interventi disposto dal Comando Regionale Puglia si colloca nell’ambito della missione istituzionale del contrasto all’illegalità economica e finanziaria, con lo scopo di tutelare il corretto andamento del mercato del lavoro.
Ebbene l’operazione eseguita dalle fiamme gialle in 197 interventi, ha portato alla scoperta di 191 lavoratori impiegati totalmente “in nero”, oltre a 16 lavoratori la cui posizione è risultata “irregolare”.
Ben 315 invece sono le posizioni lavorative ancora in fase di definizione, per le quali sono necessari ulteriori accertamenti.
L’attività ispettiva, condotta trasversalmente nei confronti di numerose tipologie di imprese, ha evidenziato particolari situazioni. Ad esempio in un salottificio ed una falegnameria dell’area murgiana sono stati scoperti complessivamente 15 lavoratori in nero, in due aziende tessili del nord barese, invece 17 lavoratori erano impiegati irregolarmente nell’attività di produzione di maglieria. In una azienda agricola dauna erano impiegati in nero per la raccolta delle uve 8 lavoratori stranieri, mentre in una azienda salentina che si occupa della lavorazione della ceramica sono stati individuati 10 lavoratori in nero.
Dall’inizio dell’anno, sono stati effettuati 787 controlli su tutto il territorio regionale, con la scoperta di 1.076 lavoratori “in nero” e 384 lavoratori la cui posizione risultava comunque irregolare; 481 i datori di lavoro verbalizzati.
BrindisiOggi
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