BRINDISI – Il gup di Brindisi per loro aveva deciso il proscioglimento ma la Cassazione rimette in discussione tutto e accoglie il ricorso del pm Giuseppe De Nozza e Nicolangelo Ghizzardi. Così altri nove indagati della maxi inchiesta su appalti e tangenti Asl vanno a processo, quattro persone sono state rinviate a giudizio, mentre altre cinque hanno scelto il rito abbreviato.
Rito alternativo per i manager Artsana, che rispondono di frode in pubblica fornitura per la consegna di pannoloni per incontinenti. Gli altri quattro invece sarebbero coinvolti nell’affidamento del servizio di gestione di supporti informatici alla ditta Biosal. Secondo l’accusa l’affidamento sarebbe stato pilotato.
Il processo con rito abbreviato sarà celebrato il 24 gennaio, mentre il processo con rito ordinario inizierà il 19 dicembre.
Si tratta di Mario Merlo, Valentino Palamides, Ezio Gambirasio, Claudio Annese, Angelo Campana, Gianluca Pisani, Antonio Perrino e Sonia Portoghese.
Nel procedimento sugli appalti Asl altre 45 persone, tra imprenditori e funzionari dell’azienda sanitaria locale sono già a processo.
Un’indagine condotta dai carabinieri del Nas e della guardia di finanza che portò nel novembre 2013 a 22 arresti. L’accusa era a vario titolo di associazione per delinquere, ereati contro la pubblica amministrazione, corruzioni per atti contrari a doveri d’ufficio, turbativa d’asta e falso in atto pubblico. Gli indagati erano 133 per alcuni è arrivata la prescrizione o l’archiviazione. Tra questi anche politici vicini ad ambienti regionali della sanità.
BrindisiOggi
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