Arneo, i sindacati accusano: “La Regione non ha mai vigilato”

BRINDISI- La bonifica dell’Arneo al centro di un confronto organizzato qualche giorno fa dalla CISL di Brindisi, un incontro a cui hanno preso parte  i segretari della CISL, FNP, ADICONSUM e numerosi  cittadini .

Il segretario della FNP Antonio Palmieri, dopo aver rappresentato le origini storiche delle attività dalla nascita del consorzio, ha messo anche in evidenza le responsabilità sia della politica regionale che non ha mai esercitato la funzione di vigilanza e tutela nei confronti del consorzio stesso, sia degli enti locali che fatte salve pochissime eccezioni, poco o nulla hanno fatto per evitare quanto sta accadendo ai cittadini, dopo che hanno ricevuto dalla agenzia di riscossione, le cartelle di pagamento da parte del consorzio di bonifica senza una eventuale giustificazione.

Ha inoltre paventato ai presenti, con il responsabile territoriale Adiconsum Giacomo Motole, anche la possibilità di un intervento attraverso apposite consulenze legali, consigliando che gli eventuali ricorsi tributari non possono che essere individuali e presentati dopo aver rispettato la tempistica della scadenza dei pagamenti, per non incorrere oltre che alle sanzioni amministrative previste, anche a ulteriori interessi di mora.

Al termine dell’incontro, il segretario della CISL Piero De Giorgio, ha ribadito che lo stesso consorzio per l’attuale situazione di criticità regionale, non sembrerebbe utile in quanto non risponde, in termini di servizi offerti, ad un programma di opere di bonifica ben definito sul territorio, ma addirittura occasionale e non garantendo perfino neanche gli stessi dipendenti in servizio.

Dà di fatto, la sensazione che è una operazione di riscossione-cassa messa in atto, senza alcunché di criterio e di beneficio per le comunità.

 Così la soluzione oltre che legale, dovrà essere politica, attraverso una riforma regionale degli stessi consorzi di bonifica e come ormai da numerosi anni le OO.SS. chiedono.

“La Regione Puglia deve uscire dall’ambiguità- dicono i sindacati-  e far comprendere esplicitamente se vuole riordinare i consorzi di bonifica presenti in Puglia, in strutture efficienti con servizi utili alla collettività, preservando e tutelando ambiente e territorio, o se intende perseverare nella politica degli ultimi anni con i risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti, e che metterebbe addirittura a rischio anche il posto di lavoro dei numerosi addetti occupati negli stessi consorzi”.

BrindisiOggi

2 Commenti

  1. Ci sarà una regia occulta pro Consorzio di Bonifica ARNEO?
    Si moltiplicano i sedicenti difensori dei cittadini che, per andare contro le indebite pretese del Consorzio di Bonifica Arneo, consigliano di fare perizie, istanze, autotutele e ricorsi. In realtà, questi contenziosi, lungi dal contrastare le arbitrarie pretese dell’ente di bonifica, le legittima e favorisce il Consorzio, col rischio che i suoi addebiti diventino definitivi.
    Il Consorzio di Bonifica, che non ha operato più sin dal 2003 ad oggi, sta addebitando i contributi in base al beneficio provvisorio a titolo di acconto, per opere e manutenzioni a farsi, per cui l’assenza di beneficio non comporta l’annullamento degli avvisi di pagamento. Il Consorzio dinanzi ai Giudici si impegnerà a fare le manutenzioni nei prossimi anni con i soldi che, a titolo di acconto, sta pretendendo; e i Giudici non potranno, legge alla mano, che dargli ragione.
    Qual è la richiesta di cui il Consorzio e i suoi “amici mascherati” hanno paura che si sappia e per cui hanno messo in piedi la “distrazione di massa” dei ricorsi?
    Il Comune deve affermare, con Delibera di Giunta o di Consiglio Comunale, di voler svolgere in proprio la difesa del suolo nel territorio di sua competenza e di non aver bisogno del Consorzio di Bonifica quale concessionario per la manutenzione del suo territorio.
    In tal modo il Consorzio, non potendo operare in futuro, è costretto ad annullare gli avvisi di pagamento che ha inviato, poiché non potrà mai diventare definitivo il beneficio provvisorio (non potendo svolgere alcuna attività) e contestualmente la Regione Puglia dovrà approvare un nuovo piano di bonifica e di contribuenza ai sensi del comma 5 dell’art. 13 della L.R. 4/2012.
    http://www.lostrillonenews.it/2016/03/10/mab-una-regia-occulta-pro-arneo-ma-ecco-cosa-fare-e-lunica-soluzione-possibile

  2. ” L’ITALIA OPPRESSA DAL FISCO E DIVORATA DAI POLITICI” A carico dei contribuenti in Italia si arricchiscono anche i sindacati. I patronati incassano annualmente cifre da capogiro, importo che ogni anno l’Istituto Nazionale della previdenza Sociale paga ai patronati della C.G.I.L., della C.I.S.L., della U:I.L. per i servizi previdenziali resi in favore dei propri assistiti e rappresentanti. Attraverso 14 mila centri di’assistenza fiscale i sindacati realizzano introiti per altre cifre da capogiro ogni anno. (mi fermo)…

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