BARI- Il presidente della Puglia in audizione nella Commissione Parlamentare Antimafia spara a zero su Brindisi, Consales e Luperti.
Non si è risparmiato in alcun modo il governatore della Puglia Michele Emiliano che ha chiesto ed ottenuto una audizione in Commissione Parlamentare Antimafia che lunedì prossimo sarà a Lecce.
Il presidente Emiliano tra i vari territori ha dedicato un’ampia parentesi sul caso Brindisi dove, a detta di Emiliano, la situazione è sempre stata particolarmente difficile: “è questo il luogo dove la Sacra corona unita (Scu) è nata, precisamente a Mesagne, il fondatore era un piastrellista di nome Giuseppe Rogoli. Sempre qui viene istruito il primo processo nel quale viene contestato il 416 bis per la Scu, in primo grado la componente mafiosa non viene riconosciuta, lo farà la Corte d’appello di Lecce nel 1990 su ricorso del Procuratore Riccardo Di Bitonto.
Assistiamo al periodico ritorno sulla scena di personaggi processati più volte per fatti di particolare gravità, e a ripetuti fenomeni di inquinamento e di infiltrazioni istituzionali. Un clima complessivo di forte inquinamento delle istituzioni che è stato interrotto solo dalla sindacatura di Domenico Mennitti, appartenente a parte politica differente dalla mia, ma al quale mi ha unito la comune battaglia contro la costruzione del rigassificatore e per la legalità. Qualche anno fa – ha detto Emiliano – siamo ritornati in una situazione di grave opacità che si è conclusa con l’arresto del sindaco, connesso alla gestione del ciclo dei rifiuti.
Nella vicenda il presidente della Regione Puglia è entrato nel suo ruolo istituzionale sulla base della segnalazione, da parte degli uffici giudiziari, di irregolarità nel ciclo dei rifiuti. Abbiamo così per la prima volta deciso di commissariare l’Oga di Brindisi e verificato una serie di irregolarità, che poi fanno parte dei capi di imputazione, dovute alla incapacità dell’Oga di far fronte ai propri compiti. Con mia ordinanza ho prescritto al sindaco di rescindere il contratto con l’amministratore Luca Screti, che dovrebbe essere parente del tesoriere della Scu Antonio Screti che arrestai molti anni fa come magistrato. Ritrovare dopo vent’anni come amministratore delegato della società alla quale il sindaco aveva consegnato la raccolta dei rifiuti e l’impianto di biostabilizzazione – che poi non aveva mai funzionato – soggetti con questo tipo di contiguità mi ha inquietato in modo particolare”.
“C’è poi il caso di un altro soggetto che, è bene sottolinearlo, ha una fedina penale immacolata, il quale a un certo punto della vicenda amministrativa di Brindisi, assume il ruolo di assessore all’Urbanistica dopo essere stato eletto nel Pd, Pasquale Luperti. Figlio di Antonio Luperti, capomafia della Scu, quest’ultimo oggetto di mie indagini all’epoca dei fatti, ammazzato dal pentito Vito Demidio nell’ambito di una faida tra la Scu tradizionale e la Scu che aveva infiltrato il mondo del contrabbando brindisino. L’idea che il figlio di Antonio Luperti e nipote di Salvatore Luperti (zio anch’egli condannato per mafia e poi ucciso nel 1998) fosse stato candidato nelle liste del Pd e avesse poi assunto il ruolo di assessore all’urbanistica – senza competenze specifiche in materia – mi aveva preoccupato fortemente”.
Di questa preoccupazione Emiliano ne aveva parlato con tutti, dal mondo dell’informazione a prefetti e procuratori. Sebbene i voti di Luperti e la sua presenza in giunta abbiano poi permesso al Pd di governare.
“Forse applicando il principio che le colpe dei padri non devono ricadere sui figli di questa circostanza non ha mai parlato nessuno, sebbene la nomina di Luperti sia avvenuta il giorno prima dell’attentato alla scuola Morvillo-Falcone, e quindi in un momento di grande attenzione mediatica su Brindisi. “In qualità di assessore gestisce l’elaborazione del nuovo Piano urbanistico generale di Brindisi, ed litiga pesantemente con il tecnico del Pug, Goggi, al quale manda una lettera a sua firma per chiedere di aumentare il numero di metri cubi ealizzabili sulla costa, mentre il tecnico non intendeva procedere in tal senso. L’amministrazione revoca così l’incarico a Goggi e nomina sotto soglia un altro tecnico”. Emiliano ha aperto anche una parentesi sul suo attuale ruolo di segretario del Pd Puglia, per evidenziare che anche dal punto di vista politico era in atto un aspro conflitto che ha visto contrapposti il PD Puglia e il sindaco di Brindisi, al quale il partito aveva da tempo ritirato la fiducia. Una contrapposizione divenuta anche istituzionale, nel suo ruolo di governatore, non solo sulla vicenda rifiuti, ma anche a seguito di polemiche alimentate da Consales: “La prima, del tutto pretestuosa, legata a una convenzione Ryanair usata strumentalmente dal sindaco contro di me. La seconda, ben più grave, con riferimento alla proposta della Regione Puglia di far approdare il gasdotto Tap a Brindisi anziché a Melendugno. Il sindaco nel nome della brindisinità ha attaccato il presidente “barese” dicendo che volevo danneggiare Brindisi, argomentazione del tutto priva di senso visto che Tap comunque transiterà dal territorio Brindisi anche con diverso approdo”.
Emiliano ha brevemente spiegato le ragioni della sua posizione sull’approdo del Tap, spiegando che la sua è la posizione della regione Puglia coerentemente con il programma di governo approvato dal consiglio regionale, che a Brindisi c’è già la tubazione connessa alla rete Snam, che in questo modo si evita di costruire un tratto inutile di gasdotto di 55 km attraversando diversi comuni con l’espianto di centinaia di migliaia di ulivi in zone colpite da Xylella, tutto questo in area ad alta densità mafiosa.
La Regione Puglia comprende le ragioni di chi vuol far presto per non compromettere un’opera ritenuta strategica, ma bisogna evitare di forzare la mano. Posso offrire al governo la disponibilità della Regione affinchè il Governo adotti un decreto legge che riduca i tempi di realizzazione dell’approdo su Brindisi”. Emiliano ha poi approfondito la questione della decarbonizzazione della Puglia, citando Ilva e centrale Enel di Cerano, in connessione alla vicenda Tap e ai quantitativi enormi di gas che transiteranno dalla Puglia. “Il sindaco di Brindisi è stato un fermo oppositore della nostra proposta di decarbonizzazione. La mia è una intuizione preventiva, che deriva dalla consapevolezza che si stanno per realizzare opere pubbliche senza una precisa giustificazione in aree delicate a causa di una forte influenza criminale.
Al termine dell’esposizione, Emiliano ha risposto alle domande della commissione. Emiliano si è detto favorevole alla proposta del M5S di aprire una sede della direzione investigativa antimafia a Foggia. Ha confermato che intende maggiormente accentrare la gestione del ciclo dei rifiuti per garantire maggiore controllo e trasparenza (Emiliano ha ereditato una regione con il ciclo dei rifiuti non ancora chiuso).
BrindisiOggi
Siamo tutti giustizialisti, moralisti , critici ma quando c’è da mollare la poltrona non vi è sentenza che tenga, si trovano tutti gli alibi di questo modo facendo rimbalzare le responsabilità all’anello più debole dalla catena . Succede sempre così. Come si dice DI LA CAPU NFITESCI LU PESCI.. W i BRINDISINI ONESTI..
“LE CONNOTAZIONI SOCIALMENTE NEGATIVE DELLA DEMOCRAZIA POLITICA ITALIANA” Nessun popolo al mondo ha patito come quello italiano le umiliazioni e i dileggi delle degenerazioni politiche.
ho ascoltato il presidente della regione Emiliano condivido quasi tutto, sono convinto che si fara la decarbonizzazione dell ‘enel,il gasdotto passera da Brindisi, insomma saremo ancora una volta utili a tutti, meno che a noi: E allora ci vuole un sindaco e soprattutto una squadra di uomini capaci,svegli attenti a cogliere tutte le opportunità che offre la Regione e l’Europa, devo dire che a causa della qualità medio/bassa delle persone che vengono sistematicamente elette queste occasioni vengono perse.compito dei cittadini è scegliere persone che non cercano il posto in politica,ma sono gia affermati nel loro ambito lavorativo.NON E’ VERO CHE LE PROSPETTIVE DEL PORTO SONO RIDOTTE ,in più SI PUO’ INVESTIRE IN DUE SETTORI AGRICOLTURA E TURISMO,e con poco si puo’ottenere abbastanza,ci vogliono LE PERSONE GIUSTE AL POSTO GIUSTO.
Non condivido affatto. Valutiamo i dati certi tra i quali, anche, che il presidente ha l’interesse a subordinare Brindisi. Quindi ben venga chi ha intenzione di ripristinare legalitá e trasparenza, con giusti e validi apporti, ma sempre mantenendo la dignitá della nostra cittá.
Il sig. Emiliano dimentica che è stato lui a far eleggere quella “perla” di Mimmo Consales a Sindaco di Brindisi. Ora aspettiamo il prossimo “gioiellino”. Grillo direbbe “vaffanculo”, a Brindisi diciamo ” va caca a mari”.
Sono pienamente d’accordo con coloro che vorrebbero prolungare il mandato del commissario prefettizio.Pertanto sarebbe cosa buona e giusta che tutti i ” cavalli scalpitanti “,vecchi e nuovi,che aspirano ad occupare le ambite poltrone comunali,(a vantaggio naturalmente della città e dei brindisini),rimanessero “al palo” per tutto il tempo necessario per poter ottenere,dal commissario Castelli,una sospirata “bonifica ambientale”.
Ill.Mo Presidente Emiliano, vada in profondità…. Lei conosce bene questo ambiente.. diversi nobili, si nascondono dietro questa Ncu derubando il contribuente… ” Le connotazioni socialmente negative della democrazia italiana.” Il ruolo di inerzia di passività assunto dal popolo italiano di fronte alla marea di soprusi consumati in danno della collettività, corrisponde al sentimento del fatalismo dal quale gli Italiani si sono lasciati lambire, esprime la rassegnazione alla concezione della ineluttabilità, del destino.
Condivido pienamente quanto detto dal presidente Emiliano. E condivido anche quanto detto dal sig.Eugenio. Solo una considerazione: di anni di commissariamento ce ne vorrebbero almeno 5, con cambio di commissario prefettizio ogni 6 mesi. Ciò per dare modo a Brindisi di purificarsi e disinfettarsi della attuale classe politica ed amministrativa ed indire elezioni con persone del tutto nuove e non compromesse, preparate ,professionali, oneste e non malavitose. Non dimentichiamoci che la passata amministrazione stava preparando bei piatti ricchi in cui ficcarcisi. E questi piatti sono ancora li, in attesa di coloro che vi si tufferanno a pesce. E questi non aspettano altro.Per cui aspettiamoci di riveder ri-spuntare piano piano vecchie facciacce della politica locale, ed aspettiamoci di sentire le più assurde e paranoiche acrobazie verbali per autolegittimare un loro rientro e “giustificare” ed “autoassolevere” la loro compromissione con il recente passato.
Sono una cittadina e voglio dire una delle tante mie opinioni. Non prenderò le parti di nessuno primo perché no ne hanno bisogno e poi perché non sono stata e non sono aiutata da nessuno. Primo se dobbiamo andare a scovare nel passato dei nostri parenti fate prima ad andare via tutti perché tutti avete parenti con più precedenti, poi chiunque sale pensa solo a se stessi e non a noi cittadini; per mia opinione fate la cosa migliore se ci dimettete tutti perché siete solo bravi a riempire le vostre tasche e gli immigrati e noi cittadini abbandonati nella fame e povertà. Fate schifo tutti chiunque sale. Questa è la mia opinione di cittadina.
Condivido l’analisi del Presidente Emiliano sulla situazione Brindisina e aggiungo che è l’unico politico capace di imporre sui tavoli nazionali, un tema fondamentale come quello della decarbonizzazione del territorio Pugliese, vedi l’Ilva e la centrale di Cerano. Tuttavia le imminenti prossime elezioni del comune di Brindisi non sono una buona notizia visto i presupposti che si intravedono. Andrebbero risolti per prima cosa tutti gli intrecci affaristico- illegali con esponenti non meglio identificati che inquinano il tessuto sociale del territorio. Un rinvio delle elezioni di almeno un anno gestito dal commissario prefettizio, sarebbe una buona soluzione per sciogliere quei nodi prima citati.