BRINDISI- Entro il 22 gennaio dovrebbe essere varata la riforma dei porti targata Graziano Delrio, a firma di Marianna Madia.
L’authority di Brindisi sarà una di quelle authority che verrà accorpata nei 15 sistemi portuali.
Una corsa contro il tempo per un territorio che non vuole rinunciare alla sua autonomia.
Questa mattina a palazzo Nervegna si è svolta una conferenza dei capigruppo allargata alla partecipazione di parlamentari, consiglieri regionali, rappresentanti di altri Enti, delle organizzazioni sindacali e delle associazioni imprenditoriali.
Erano presenti, tra gli altri, il Presidente della Provincia Maurizio Bruno, il Presidente del Consorzio Asi Marcello Rollo, il Commissario dell’Autorità Portuale Mario Valente, i senatori Salvatore Tomaselli, Pietro Iurlaro e Vittorio Zizza, il consigliere regionale Gianluca Bozzetti, i segretari della Cgil Michela Almiento, della Uil Antonio Licchello e della Cisl Piero De Giorgio, il Presidente di Confindustria Giuseppe Marinò, il Direttore della Cna Sonia Rubini ed alcuni componenti il Comitato Portuale.
Nel corso dei lavori è emersa la volontà unanime di far valere le ragioni del territorio brindisino attraverso un coinvolgimento diretto della Regione Puglia e del Governo nazionale.
“Il tutto, deve tramutarsi nel sostegno della tesi consistente nella costituzione di un’unica Autorità di sistema portuale in Puglia- ha detto il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales- Ed invece, come è noto, il Governo si appresta ad approvare il Decreto di riordino del sistema portuale nazionale che prevede due Autorità di Sistema portuale in Puglia, a Bari ed a Taranto. Una scelta in alcun modo non condivisibile perché va in direzione opposta rispetto ai reali interessi della portualità pugliese e, in particolare, di quella brindisina”.
Quindi se il Governo salva Bari potrebbe fare altrettanto con Brindisi. L’idea del territorio è quella di lasciare che la Puglia abbia tre sistemi portuali,Taranto, Bari, e Brindisi, piuttosto che solo due, Taranto e Bari.
Intanto domani si svolgerà un incontro a Roma con il consigliere del Ministro delle Infrastrutture Ivano Russo nel corso del quale una delegazione composta dal Sindaco Mimmo Consales, dal Presidente della Provincia Maurizio Bruno, dal Presidente del Consorzio Asi Marcello Rollo e dal Presidente della Camera di Commercio Alfredo Malcarne, ribadirà la netta contrarietà di Brindisi alla nascita di due Autorità Portuali in Puglia perché questo significherebbe cedere a pressioni localistiche. In alternativa, ovviamente, sarà proposto il mantenimento anche dell’Autorità Portuale di Brindisi.
Allo stesso tempo, è stato sollecitato ancora una volta l’intervento del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano visto che la Corte Costituzionale ha riaperto il fronte delle decisioni da prendere sul Piano Strategico Nazionale della Portualità, rimandando il tutto ad una consultazione delle Regioni nell’ambito della conferenza Stato-Regioni.
BrindisiOggi
Evidentemente non va giù il fatto che l’abolizione di alcune autorità locali comporti, di conseguenza, la scomparsa dai radar di probabili poltrone parassitario-pubbliche da occupare una volta fatti fuori dalla politica. Chiaramente poltrone con lauti stipendioni e profumate indennità e “prebende” varie…….Eh, il lupo perde il pelo ma…..