FRANCAVILLA FONTANA- E accordo fu. Dimissioni ritirate e al via il Bruno bis. Da queste parti pare proprio che il centrosinistra non riesca a governare unito, e che il Pd per farlo ha bisogno dell’accordo con i centristi. D’altronde Renzi insegna. E così come accaduto a Brindisi, città capoluogo, anche a Francavilla Fontana il sindaco Maurizio Bruno (segretario provinciale di Pd) ritira le sue dimissioni, si allontana da Sel e Rifondazione comunista stringendo l’accordo con Ncd Area popolare. Così facendo Massimo Ferrarese concretizza il laboratorio anche a casa sua. Bruno vara la nuova giunta con due assessori esponenti di Area popolare, entrano nell’esecutivo il consigliere Luigi Galiano, e Anna Ferrari. Nominata vice sindaco invece Concetta Somma, da sempre di estrazione di sinistra.
Dall’ufficio stampa del Comune di Francavilla fanno sapere che “Il sindaco Maurizio Bruno ha ritirato alle 12 e 30 di questa mattina le dimissioni dalla carica, rassegnate lo scorso 5 gennaio. La crisi politica innescata dai partiti e dai gruppi consiliari di Rifondazione comunista e Sel, la cui uscita dalla maggioranza aveva fatto venire meno le condizioni necessarie a garantire la stabilità di governo, è per il primo cittadino da considerare definitivamente superata, grazie all’intesa programmatica raggiunta con i dirigenti e i consiglieri comunali di Area Popolare – Nuovo Centrodestra.”
Da parte sua Ncd parla di senso di responsabilità, e poi di continuità alla politica del suo leader regionale. “L’alleanza strategica tra il nostro partito, Area Popolare-Ncd, e il Pd come al governo nazionale e alla Provincia di Brindisi, è cosa fatta- spiega Ciro Argese, segretario provinciale Ncd Area popolare- Non potevamo consentire il ritorno al voto in una città importante come Francavilla Fontana- L’alleanza fatta tra la sinistra moderata del Pd e noi esclude la sinistra estrema ed è in continuità con il laboratorio politico voluto da Massimo Ferrarese”.
I partiti di sinistra invece gridano al tradimento ed accordi sotto banco, mentre l’ex candidato sindaco di Ncd avversario di Bruno, Domenico Attanasi su Facebook si sfoga ribadendo il suo pensiero che in campagna elettorale in molto degli esponenti centristi avessero indirizzato i voti al candidato del Pd e non a lui.
Dopo 18 mesi dalle elezioni Bruno cambia alleati di governo. “Sarebbe stato difficile – afferma il sindaco – accettare la fine di un’esperienza di governo tanto attesa, per dissidi pretestuosi che la comunità non avrebbe compreso. Fortunatamente in questi giorni abbiamo incontrato sul nostro cammino donne e uomini dotati di grande senso di responsabilità, disposti a discutere, a confrontarsi accantonando posizioni preconcette e pregiudizi. Con Ap-Ncd è stato possibile trovare un’intesa su quelle che sono le emergenze da affrontare a Francavilla, le priorità, i progetti da sostenere, avviare e portare a termine. Sulla scorta di questa comune visione abbiamo deciso di dare avvio a una collaborazione che ha quale suo unico obbiettivo dare a Francavilla un’amministrazione capace di creare opportunità e affrontare problemi la cui soluzione non può essere nuovamente rinviata per un incomprensibile ritorno alle urne”.
Successivamente al ritiro delle dimissioni il sindaco Bruno ha nominato i nuovi componenti della giunta, in sostituzione dei tre assessori che nei giorni scorsi hanno rassegnato le dimissioni. Si tratta di Concetta Somma, vicesindaco con delega alle politiche sociali, alle politiche abitative, alla trasparenza e alla legalità; dell’avvocato Luigi Galiano, con delega alle attività produttive, viabilità e traffico, servizi e manutenzioni cimiteriali, protezione civile; della signora Anna Ferreri, con delega al personale, alla polizia locale, al randagismo e alle pari opportunità.
Restano confermati gli assessori Tommaso Resta (lavori pubblici, urbanistica e contenzioso), Maria Rizzo (bilancio, patrimonio e tributi), Nicola Cavallo (sport e rapporti con le associazioni sportive, tempo libero, amministrazione digitale, politiche giovanili, turismo, verde pubblico), Vincenzo Garganese (cultura, pubblica istruzione, politiche comunitarie, cittadinanza attiva).
Ed intanto Rifondazione e Sel parlano di tradimento, d’altronde Bruno aveva fatto dell’unità del centrosinistra il baluardo della sua campagna elettorale. Accordo che si è sciolto come neve al sole. “Dopo un anno e mezzo di gestazione si concretizza l’accordo PD-NCD, già da tempo tramato sottobanco, che sancisce il tradimento da parte del Sindaco Bruno del patto per il cambiamento sottoscritto con i partiti di sinistra- scrivono in una nota congiunta Mario Pagliano (segretario cittadino Prc) e Domenico Magliola (segretario cittadino Sel)- In questi mesi abbiamo più volte scongiurato un’ipotesi di questo genere rimanendo fedeli al mandato degli elettori, a volte inghiottendo dei bocconi amari (basti pensare alla gestione della vicenda TARI, in merito alla quale la nostra voce è rimasta inascoltata). Quando per la prima volta abbiamo posto una condizione forte per rimanere in maggioranza il PD ci ha dato il ben servito senza troppi ripensamenti.”
I partiti di sinistra parlano di un pretesto trovato dal Pd per aprire una crisi di governo “ Dopo la nostra legittima richiesta di ritiro del bando di gara per il servizio tributi (che non tutela i lavoratori della ditta uscente ed è ambiguo sotto il profilo internalizzazione/esternalizzazione tanto da apparire illegittimo)- aggiungono i due-Neanche la richiesta di smentire ufficialmente l’apparentamento tra PD e NCD è stata mai assecondata, anzi il Sindaco ha da subito fatto appello ad un generico senso di responsabilità di “qualsiasi” forza politica (dove qualsiasi si legge NCD). Da ultimo, le dimissioni rassegnate dall’Assessore Lopalco sono un’ulteriore prova del fatto che il nodo cruciale di questa fase amministrativa (e immaginiamo anche dell’accordo PD-NCD) sia l’approvazione e adozione del PUG. Lopalco, nella sua lettera di dimissioni, ha posto l’accento su come il suo lavoro sia in contrasto con le posizioni da sempre assunte e dichiarate dal NCD.”
Sel e rifondazione definiscono il Bruno-bis come un autentico capolavoro, che mette insieme una squadra di governo che va dalla figlia del partigiano ad ex esponenti del MSI.
“Per quanto ci riguarda- concludono- promettiamo ai nostri concittadini di dare vita ad un’opposizione senza sconti nel rispetto del mandato elettorale e per il bene esclusivo della città.”
Intanto Bruno va avanti, cambia parte della squadra e continua a governare.
Lu.Po.
CVD= come volevasi dimostrare. L’ha solo fatto in anticipo. Cosa? Il ritiro delle dimissioni. L’ennesima e miserrima pagliacciata della politica locale va in scena. Il deja-vu delle dimissioni farsa si ripete anche su questo teatrino. Si riconferma comunque un dato tecnico: il collante nella zona di contatto deretano-poltrona è tenace e resistente. Meglio dell’attack……