BRINDISI- Emiliano blocca Ryanair, mentre la magistratura indaga sul rinnovo della convenzione tra Aeroporti di Puglia e la compagnia. Rinnovo che nel 2014 consentì a Rayanair di avere altri 70milioni di euro.
Ora sull’argomento torna anche l’ex presidente della provincia di Brindisi Massimo Ferrarese che fu uno degli attori dell’accordo con Ryanair.
“Guai a toccare i voli low-cost, significherebbe vanificare il lavoro svolto in tanti anni, ma assegnare a Ryanair altri 70 milioni di euro dei pugliesi senza una gara d’appalto e senza nemmeno tentare di trattare per ottenere il raddoppio dei passeggeri lo ritengo un errore di cui qualcuno dovrà farsi carico”.
Rayanair beneficiò di un primo finanziamento nel 2009 che serviva da start up. Poi la compagnia avrebbe dovuto camminare con le sue gambe.
Ma così non fu e nel 2014 venne rinnovato l’accordo per altri 70milioni di euro senza alcuna rinegoziazione.
Da qui la decisione di Emiliano di volerci veder chiaro, un atteggiamento che va di pari passo con l’indagine giudiziaria.
“Sono convinto -dice Ferrarese- che i voli low-cost non solo non debbano essere toccati, ma vadano moltiplicati, possibilmente abbassando ulteriormente i prezzi. Ma non giustifico chi ha consentito che il contratto tra la Puglia e Ryanair, sottoscritto sei anni fa per dare la possibilità alla compagnia aerea di installare le proprie basi negli aeroporti di Bari e Brindisi, sia stato fatto scadere e rinnovato automaticamente alle stesse condizioni previste all’epoca per lo start-up”.
“I patti all’interno del consiglio dei soci -sottolinea l’ex presidente- erano che quelle somme sarebbero state elargite per soli cinque anni, una sorta di contributo all’investimento di Ryanair in Puglia. Nel 2014, prima della scadenza del contratto, sarebbe stato necessario verificare se Ryanair fosse determinata a proseguire il servizio, come nei patti, in maniera autonoma visti i grandi risultati (3 milioni di passeggeri) riportati in Puglia”.
E conclude: “Prima della scadenza di quel contratto si sarebbe dovuto verificare se altre compagnie, sviluppatesi negli ultimi anni, avrebbero potuto offrire servizi simili o addirittura più convenienti”.
Così il governatore della Puglia ha annunciato di voler condurre un approfondimento istruttorio e di interpellare sull’argomento il consiglio regionale. Nel frattempo ha assicurato che il contratto con la compagnia sarà portato a fine scadenza naturale, ossia sino a 2019, Brindisi e Bari non perderanno, almeno per il momento, i voli low cost.
BrindisiOggi
Concordo al 100% con Massimo. Lo sapevate che la Ryanair chiude ilsuo bilancio con SVARIATE centinaia di milioni di euro al netto delle tasse? E che paga succulenti dividendi ai suoi azionisti e super premi ai suoi managers? Per cui la stessa può volare TRANQUILLAMENTE ed a tariffe scannate da e per la Puglia senza che la regione si faccia infilare le mani in tasca dagli irlandesi.E soprattutto con ottimi margini di guadagno. Poi se vuole ricattare , faccia pure: vada a fare in c..o.Ce ne saranno altre pronte a prendere il suo posto. E GRATIS.
Condivido pienamente l’intervento di Ferrarese.
A mio avviso dovrebbe considerarsi concluso il periodo
di start up,pienamente riuscito, a da questo momento in
poi il sistema dovrebbe camminare con le proprie gambe
reperendo i fondi necessari dalla filiera dei beneficiari
(Passeggeri,hotel,ristoratori,camere di commercio etc..)
e consentire alla regione di dirottare su altri fronti
le risorse economiche risparmiate.
Antonio Faccini