BRINDISI- L’anno del Nuovo Teatro Verdi di Brindisi volge al termine a passi di tango. Come quelli che scandiranno le ultime ore del 2015 sul palcoscenico del politeama brindisino martedì 29 dicembre (ore 20.30) con lo spettacolo «Revelación. A la sombra de un tango, abrázame por siempre», creato e diretto da Adriano Mauriello per «Anita», l’accademia di tango che unisce nel segno della tradizione del ballo dell’abbraccio Italia e Argentina. Alla fine dello spettacolo i riflettori si sposteranno nel foyer dove è in programma fino a dopo mezzanotte la «Milonga di fine d’anno», a cura dell’associazione «BrINtango», speciale corollario con la partecipazione delle scuole di tango argentino di Puglia e Basilicata. Per lo spettacolo è attiva la «Promo Facebook», che permette l’ingresso a prezzo ridotto con il coupon presente nella fanpage del Teatro Pubblico Pugliese e della Fondazione Nuovo Teatro Verdi. Si chiude così con un appuntamento internazionale un anno denso di teatro, quello che il Verdi ha percorso a cavallo di due stagioni nella rinnovata vision di «Teatro della Città».
«Revelación» arriva a Brindisi in prima nazionale con il sostegno del Teatro Pubblico Pugliese dopo essere andato in scena solo una volta, lo scorso anno in qualità di ospite d’onore nel «Festival y Mundial de Tango» di Buenos Aires, la massima kermesse che ogni anno ad agosto attira nella “Parigi del Sudamerica” migliaia di cultori e appassionati. La danza si fa passione, complicità, ascolto, bellezza. Il tango è tradizionalmente una forma d’arte e cultura che permette di dare forma a un silenzioso dialogo, un dialogo fatto di sguardi, respiri, ritmo e magia.
Adriano Mauriello, che dello spettacolo è anche coreografo e ballerino, ha scritto una partitura perfetta, ha riletto, ridisegnato e modellato come fosse una creazione di sartoria, o il cesello di un abile intagliatore, servendosi delle musiche originali di Lisandro Adrover, bandoneonista argentino che ha fatto la storia del tango, e dei quadri coreografati assieme a Laura Riotta e Romina Levin. «Revelación» arriva al cuore, segna il ritmo dei respiri e dei passi, perché, come dice lo stesso Mauriello, «le coreografie sono solo ginnastica se non hanno anima o se non si è in grado di esprimerla e comunicarla al pubblico, seguendo e assecondando la musica». Questa è il punto di partenza, e anche il punto di arrivo. L’essenza di un popolo inguaribilmente ottimista che ha eletto una musica malinconica: «Il tango è un pensiero triste che si balla», diceva Enrique Santos Discépolo, poeta e compositore argentino vissuto nella prima metà del Novecento. Le ombre del tango e le basette dei suoi compadres riavvolgono tutta l’Argentina. Una radio suona solo tanghi. Un giornale, il cui titolo è «Tango», non parla d’altro. L’università del tango a Buenos Aires conta oltre quattrocento allievi. E note di tango sono risuonate anche in piazza San Pietro nel recente settantanovesimo compleanno di Papa Francesco.
Mauriello tesse e contamina. Ma il suo rimane un soggetto teatrale. Con una storia, nella quale si intrecciano i destini di due amanti, Catalina e Alejandro, e con i diversi stili di tango che si incontrano sulle corde di otto coppie di ballerini e sulle note dal vivo di altrettanti orchestrali. L’autore sperimenta e mescola le parti narrative con quelle ispirate alla romanza di Giacomo Puccini «E lucevan le stelle», tratta dal terzo atto della «Tosca», suonata per la prima volta con il bandoneon, lo strumento che fra tutti incarna la passionalità e l’emotività del tango.
Tango e teatro si fondono e si influenzano in uno spettacolo che colpisce per la sua originalità, diverso dai comuni cliché, e che lo scorso anno ha riscosso un consenso unanime di pubblico e di critica in quella che è la massima vetrina di tango mondiale. «Dopo tante tournée in giro per il mondo – sottolinea Mauriello -, specie con “Tango Baile” che nel 2009 ha fatto tappa anche in Puglia, ho voluto rileggere il tango in una chiave più teatrale. Non più il soggetto classico nel quale i ballerini si alternano in assoli e forme gruppali, ma un sentiero che esplora confini nuovi, pensati nell’unico obiettivo di elevare il tango alla sua piena bellezza e potenza espressiva».
Si comincia alle ore 20.30
Durata dello spettacolo: un’ora e 15 minuti senza intervallo
Per tutte le informazioni www.fondazionenuovoteatroverdi.it
Tel. (0831) 229230 – 562554
BrindisiOggi
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