BARI – Ha rassegnato le dimissioni il generale Giuseppe Silletti dal ruolo che ha sinora ricoperto, da commissario straordinario per l’emergenza Xylella.
Silletti si è dimesso in forma ufficiale, inviando una lettera inviata al capo del dipartimento della Protezione civile e al ministro per le Politiche agricole e forestali, Maurizio Martina questa mattina (24 dicembre) intorno alle 8.30.
Da quanto si è appreso, Silletti avrebbe motivato le sue dimissioni, facendo riferimento all’impossibilità di proseguire nell’incarico affidatogli per contenere l’emergenza Xylella.
Silletti è indagato, insieme ad altre 9 persone, in un’inchiesta avviata dalla Procura di Lecce sull’attività della commissione. Tra le accuse mosse agli indagati, anche diffusione di una malattia delle piante, violazione dolosa delle disposizioni in materia ambientale e falso.
BrindisiOggi
In un paese(Italia),dove la forma prevale sulla sostanza al punto tale da spezzare ogni vincolo con il reale,dove l’arte giornaliera di prendere per i fondelli misura la sua apoteosi col crescere del numero di boccaloni(allocchi) accalappiati,dove si rimane attaccati alle cadreghe(poltrone) come se si avesse il “super attak” sotto al sedere,dove non ci si dimette nemmeno se si viene sorpresi con le mani nella marmellata,(tanto ci penserà il “buon avvocato” a tirarlo fuori e magari a chiedere anche il risarcimento per danni morali),la scelta di rassegnare le dimissioni dall’incarico ricevuto può apparire ìncomprensibile,un gesto di pura follia piuttosto che un gesto di onestà morale.Viviamo tempi non buoni che,in mancanza di una vigorosa e tempestiva inversione di rotta,preparano tempi peggiori.Mala tempora currunt,sed peiora parantur.
Ha fatto benissimo. Era solo un gerarca del regime, che non ho mai capito cosa facesse e come lo facesse e chi lo aveva mandato. Però che bella quella divisa che indossava, con quel cappellone con l’aquilona, i fregi dorati, i cordoni multicolori e le medaglie . Simon Bolivar sarebbe crepato dall’invidia.
Indegno incapace.