6500 ulivi abbattuti senza autorizzazione per realizzare parchi fotovoltaici: multe per 400mila euro

CELLINO SAN MARCO- Oltre 6500 alberi di ulivo abbattuti per far posto ai parchi fotovoltaici senza averne autorizzazione. Multe per 400mila euro.

A seguito di una segnalazione gli uomini del Corpo Forestale dello Stato hanno individuato nelle campagne tra Cellino San Marco e Brindisi  un’attività di abbattimento abusivo di alberi di ulivo.

Su una superficie di decine di ettari erano stati estirpati circa 6.500 alberi di ulivo per far posto ad impianti fotovoltaici, senza che fossero state acquisite preventivamente le necessarie autorizzazioni.

Le attività di indagine dei forestali erano partite da una segnalazione fatta dai tecnici della Regione Puglia che si erano accorti che su numerosi oliveti erano sorti parchi fotovoltaici senza la richiesta di autorizzazione per l’abbattimento degli alberi.

I militari hanno così accertato che tra il 2010 e il 2011, erano stati realizzati diversi parchi fotovoltaici  da diverse società operanti nel campo delle energie rinnovabili, tutte riconducibili ai medesimi soggetti. Sono scattate così le multe per un totale di 400mila euro.

La legge, che ha carattere nazionale e che tutela gli oliveti sin dal 1951, infatti prevede che l’estirpazione di ogni singola pianta di Olivo non è lasciata alla decisione del proprietario, ma deve essere accompagnata da una autorizzazione.

 BrindisiOggi

3 Commenti

  1. La cosa curiosa di queste cose, come di suol dire e’ che prima lasciano fare poi magari visto che vanno strette le scarpe si accorgono che il fatto e’ stato perpetrato. Ma io dico che la risoluzione dei problemi e’ a monte se queste cose si fanno e’ perche’ c’e’ un beneplacido di chi vuole nascondere l’evidenza per trarne un profitto.

  2. Inutile arrabiarsi. Le mazzette sono distribuite per accecare i responsabili locali , che dovrebbero automaticamente essere tutti licenziati per colpa grave nel svolgere i loro compiti di controllo – (visto che è difficile avere le prove delle mazzette).
    I licenziamenti serviranno almeno come deterrente per gli altri.

  3. Altro che xilella fastidiosa!!!!! Quanto tempo ci sarebbe voluto al batterio “ammazzaulivi” per distruggere 6500 piante? Mentre da una parte si assiste all’odioso giochetto del rimpallo di responsabilità, disorganizzazione e via discorrendo , da parte della politica e dell’amministrazione regionale, per decidere il da farsi contro il batterio, altri personaggi, ben più pericolosi del microscopico organismo, si davano da fare per distruggere ulivi. E che facevano nel frattempo coloro che dovevano sorvegliare, verificare, bloccare? Stavano a guardare? O chiudevano entrambi gli occhi? Sapete cosa ci fanno le multe da 400.000 euro a chi ha abbattuto? Lascio la risposta a chi legge per non cadere nella volgarità. Sebbene legittima.

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