6 ispettori del lavoro bloccano il concerto della banda sulla cassa armonica

MESAGNE – 6 ispettori del lavoro bloccano il concerto della banda sulla cassa armonica.

Sulla cassa armonica, la banda pronta per eseguire i brani di musica classica e lirica, come da tradizione. Sotto, gli ispettori del lavoro e l’agente della Siae.

cassa armonicaPotrebbe sembrare la scena di una commedia un po’ surreale, invece è realtà. È accaduto a Mesagne. Nella serata di ieri, il concerto bandistico cittadino “Fasano – Leo” è impegnato a suonare i brani della musica lirica, come prevede la tradizione per il 16 luglio, giorno dei festeggiamenti della Madonna del Carmine, protettrice della città.

Come accade da qualche anno, è la banda cittadina ad occuparsi dell’accompagnamento musicale delle processioni e delle serate sulla cassa armonica, nella centralissima piazza Vittorio Emanuele II. E nella serata di ieri, dopo un concerto mercoledì dedicato alla musica leggera, ecco i melomani arrivati in piazza per ascoltare la banda eseguire le opere liriche più amate: ieri sera era il turno de “La Traviata” di Giuseppe Verdi.

Poco prima dell’esibizione, il classico giro in piazza con “Omaggio a Gioia”, partendo da via Castello: i musicisti si rendono conto subito che c’è qualcuno che li osserva e li segue passo passo. A pochi minuti dall’esibizione, ecco che i sei ispettori del lavoro si sono avvicinati ai musicisti, giovani e meno giovani, docenti di educazione musicale e appassionati, ma non professionisti. Hanno chiesto i documenti a tutti i musicisti, dimostrando – a detta di qualche componente della banda – qualche difficoltà nel rendersi conto, carta d’identità alla mano, di chi, tra i più giovani, fosse già maggiorenne. Questo, infatti, il punto: i minorenni non possono esibirsi oltre un certo orario, chiedendo inoltre se per loro e per tutti gli altri ci fosse un contratto di lavoro.

La piazza gremita di gente ha dovuto assistere alla scena paradossale. Tra i musicisti, che lavorano per un anno alla preparazione delle partiture, sale la tensione: tra di loro, i solisti temono che la propria performance, già viziata da una naturale emozione, possa essere maggiormente intaccata.

I musicisti vengono chiamati a due a due, interrogati dagli ispettori, che pretendono di interrogare anche i minorenni e i loro genitori protestano e vengono trattenuti. Alla fine, nessuna multa viene messa nei confronti della banda, ma ormai il concerto risente della visita a sorpresa e il programma viene eseguito in notevole ritardo, rispetto all’orario previsto dal cartellone. Il presidente dell’associazione bandistica, Antonio Pionato, salta “La Traviata” e la “Sinfonia della Norma”, impegnato per due ore e mezzo a scrivere con gli ispettori del lavoro il verbale del controllo.

Certo è che sembra strano che, nonostante le numerose segnalazioni di attività abusive viste in giro per il centro storico (tavolini laddove non era stata concessa l’occupazione di suolo pubblico, spettacolini organizzati per raccogliere qualche moneta utilizzando bambini), i controlli si siano concentrati su un’associazione che da decenni aiuta a mantenere viva la passione per la musica in città.

Agnese Poci

4 Commenti

  1. Questo episodio mi ricorda tanto l’avviso di garanzia consegnato all’allora Presidente Berlusconi a Napoli prima del G7. Continuiamo a farci male, specie noi al Sud,

  2. Sicuramente era gente che non amava la lirica ma la farsa,e bisogna dare atto che sono riusciti a rappresentarla.

    Definizione di farsa secondo Garzanti:

    Componimento teatrale di carattere popolare, basato su una comicità buffonesca, con azioni veloci, ricche di intrighi, equivoci, colpi di scena; per lo più di breve durata, veniva spesso rappresentato, dal medioevo al Settecento, come intermezzo o come pezzo finale di spettacoli seri | (mus.) breve opera buffa, generalmente di atto unico, spesso condita con elementi dialettali, diffusa in Italia tra il XVIII e il XIX secolo dim. farsetta, pegg. farsaccia

  3. Non sono d’accordo con il modo di agire degli ispettori per rovinare la festa. Potevano agire prima o dopo la manifestazione.

  4. Ispettori che sembrano psicopatici, cinici e malati di protagonismo. Non c’era da sorprendere nessuno in flagranza di reato. I componenti della banda sono conosciuti. Potevano invitare il presidente presso i loro uffici prima della manifestazione e chiarire la posizione dei bandisti. Sarà che siamo tutti estenuati e stanchi di multe e balzelli creati alla bisogna, che siamo portati a pensare che questi modi di fare, ce li fanno apparire come vessatori e persecutori. Se non ridicoli.

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