
BRINDISI- Tra due mesi si torna a votare per le amministrative. Successo straordinario per il movimento 5Stelle nella città di Brindisi che vince con oltre il 51 per cento alla Camera. Le nuove elezioni sono troppo vicine per non essere influenzate dal voto politico. Qualcuno dirà che le amministrative sono un’altra cosa e che i voti non si appaltano. Ma un po’ di paura i grillini ormai la fanno anche a Brindisi, dove ieri è stata sancita la sconfitta dei di radicate logiche e vecchie dinamiche. In queste elezioni politiche diversi esponenti politici e consiglieri comunali sono scesi in campo in favore dei candidati della coalizione di centrodestra, del Pd e di Liberi uguali. Ma i risultati li hanno visti tutti sconfitti.
Secondo partito a Brindisi è Forza Italia con il 18,44 per cento per la Camera. Un voto influenzato dalla presenza del candidato della città Mauro D’attis che ha raccolto preferenze trasversali, ma non è riuscito a sfiorare il 20 per cento. D’Attis aveva stretto il patto anche con qualche esponente del polo dei moderati come Luperti, ma dalla sua aveva anche una parte dei centristi di Rollo, oltre agli azzurri di sempre.
Noi con l’Italia della famiglia Guadalupi, non riesce a raggiungere neanche il tre per cento in città. Pietro Guadalupi solo due anni fa è stato il consigliere comunale più suffragato. Il partito di Fitto aveva il candidato all’uninominale per l’intera coalizione di centrodestra, l’uscente Vittorio Zizza che non va oltre al 23,53 per cento. Zizza era sostenuto ufficialmente dall’ex candidato sindaco del Pd Nando Marino e quindi dal suo movimento Brindisi in alto e dall’ex presidente della Provincia Michele Errico, intorno al quale gravitano altri tre movimenti.
La sorpresa arriva dalla Lega, a Brindisi ottiene il 5,24 per cento, un punto percentuale meno del dato regionale che si aggira al 6 per cento.
Non raggiunge il 3 per cento neanche Liberi e Uguali di Dipietrangelo e compagni. Anche se Leu partiva svantaggiato, non avendo nessun candidato di punta nella città di Brindisi.
Il partito democratico si ferma all’11,28 per cento, riesce a prendere due punti in percentuale in più al Senato dove era candidata l’imprenditrice Rosy Barretta.
Il partito di Giovanni Antonino (Pri) si ferma all’1,89.
Insomma i brindisini hanno puntato sui 5Stelle, nonostante non ci fossero candidati della città, e per il Senato ci fosse una sconosciuta, a livello territoriale, Patty L’Abbate proveniente dal barese.
La divisione interna dei grillini della città di Brindisi non ha penalizzato il risultato delle politiche. E gli avversari locali arrivati a questo punto non possono permettersi di sottovalutarli.
Lu.Po.
Commenta per primo