BRINDISI- Nuovo sequestro di piante a rischio Xylella fastidiosa da parte del corpo forestale. Ad appena 24 ore dall’episodio delle piante di Poligala prive di documentazione rinvenute in un centro commerciale brindisino, i militari passano a controllo un supermercato.
L’esercizio commerciale aveva messo in vendita piante risultate non in regola con i documenti prescritti così è scattato il sequestro di 52 piante, 33 delle quali appartenenti al genere “Prunus” (Ciliegi, Albicocche, Susine, Prugne, Pesche e Mandorli), tutte prive del passaporto prescritto.
La normativa prevede che il materiale vegetale commercializzato sia provvisto di documentazione recante indicazioni esaustive che permettano la tracciabilità del materiale vegetale messo in vendita; le informazioni principali riguardano ovviamente la denominazione dell’azienda fornitrice (da cui si possa risalire pertanto anche alla località di provenienza), la denominazione botanica e la varietà commercializzata.
L’assenza della documentazione rende impossibile la tracciabilità del materiale, non permettendo quindi di escludere che esso possa provenire dalla zona infetta, in agro di Lecce. A questo si aggiunge il fatto che fra le piante esposte per la vendita erano presenti piante del genere Prunus, di cui almeno due specie (il Ciliegio – Prunus avium – ed il Mandorlo – Prunus amygdalus -) si sono rivelate sensibili al batterio nella vicina provincia di Lecce.
Anche in questo caso, come nell’analogo sequestro di ieri, non si tratta di piante recanti i sintomi dell’infezione da Xylella, ma semplicemente di piante prive della prescritta documentazione che permette di accertare la loro provenienza.
BrindisiOggi
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