A 42 anni dalla tragedia del petrolchimico, intitolata una piazza alle vittime, la vedova Greco: “Meglio tardi che mai”

BRINDISI- Quarantadue anni dopo la tragedia del petrolchimico , la città di Brindisi ricorda il sacrificio delle vittime intitolando una piazza a Greco, Marulli e Palizzotto, i tre operai che morirono nell’esplosione. Nella domenica dell’Immacolata a 42 anni esatti dall’esplosione del reparto P2T, il Comune di Brindisi intitola la piazza antistante il petrolchimico ai tre operai deceduti nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 1977. Quella notte è rimasta impressa in tutta la comunità brindisina. Il boato fu sentito per oltre 50 chilometri, il cielo diventò arancione. Una tragedia senza eguali nella storia della nostra città. Tragico il bilancio di quel terribile incidente: 52 feriti e 3 operai persero la vita. Erano Carlo Greco di Lecce, operaio di 47 anni, Giuseppe Marulli di Brindisi, quadrista di 34 anni, e Giovanni Palizzotto di Lecce, perito chimico di 23 anni. Questa mattina alla presenza delle autorità militari, civili e religiose ma soprattutto dei parenti delle vittime si è svolta la cerimonia di intitolazione. Nelle parole commosse della vedova Greco il ricordo di quel giorno che segnò la vita di tre famiglie. “Io ricordo bene quel giorno, Carlo aveva finito il turno- ricorda la donna- ma tornò indietro per spegnere un interruttore e restò coinvolto nell’esplosione. Per una giornata intera nessuno mi sapeva dire cosa era successo e se mio marito era vivo o morto”. A distanza di 42 anni la moglie di Greco porta ancora vivo con sé questo dolore e scoppia in lacrime quando il sindaco scopre la targa. “Io, casalinga, sono rimasta all’improvviso sola con quattro ragazzini da crescere- racconta- non so come ho fatto ad andare avanti ma alla fine ci sono riuscita. Carlo meritava di essere ricordato. Meglio tardi che mai”.

BrindisiOggi