3500 euro annui gli studenti universitari orfani. Approvata in Commissione la proposta di Bruno

BRINDISI- Approvata in Commissione la proposta di legge del consigliere Maurizio Bruno per sostenere con 3.500 euro annui gli studenti universitari orfani di uno o entrambi i genitori.  “Ieri la mia proposta di legge regionale per aiutare economicamente i giovani orfani pugliesi di uno o di entrambi i genitori a sostenere le spese universitarie, è passata in commissione. all’unanimità- dice Bruno- Significa che manca l’ultimo tassello, l’approvazione in Consiglio regionale, e finalmente tutti gli studenti più meritevoli che avranno purtroppo perso la mamma, il papà, o entrambi, troveranno al proprio fianco le istituzioni regionali nella costruzione del loro futuro. La proposta di legge prevede infatti di pagare per 6 anni agli studenti diplomatisi con una votazione di almeno 90 su 100 una parte dei costi sostenuti dallo studente o dalla studentessa per affrontare il percorso universitario. Che, come sappiamo, può essere molto oneroso. Soprattutto per chi non dispone, come appunto accade a tanti orfani, di un reddito particolarmente elevato. Per questa ragione il sostegno economico previsto dalla mia proposta di legge riguarderà i giovani orfani con un reddito ISEE inferiore a 23mila euro e un Indicatore della Situazione Patrimoniale Equivalente (ISPE) inferiore a 50mila euro. Alle studentesse e agli studenti che risponderanno a tali criteri, la Regione verserà ogni anno un contributo di 3.500 euro, da rinnovare ogni anno – previa verifica del regolare superamento di tutti gli esami annuali previsti dal piano di studi – per un massimo di 6 anni consecutivi. Probabilmente non sarà una somma capace di svoltare loro la vita, ma per tanti di loro può rappresentare quella boccata d’ossigeno sufficiente ad affrontare la costruzione del proprio futuro con un po’ più di serenità e un po’ meno assilli economici. Perché questo è ciò che dovrebbe fare, a mio giudizio, la buona politica. Non lasciare nessuno indietro. E aiutare, in ogni modo, chi vuole emergere da una condizione per la quale non ha colpe, e che anzi vuole con il proprio impegno superare. Magari proprio per rendere ancora più orgogliosi quei genitori che, da lassù, vedono i sogni del proprio figlio, della propria figlia, realizzarsi. Per questo voglio cogliere l’occasione per ringraziare davvero di cuore i colleghi della stessa commissione per la sensibilità mostrata con il loro sostegno alla mia proposta. Al di là di ogni schieramento, al di là di ogni colore”.

BrindisiOggi

 

 

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