RIMINI– C’è anche il mesagnese Franco Tardio, 44 anni, tra le 20 persone finite in manette nella grossa operazione eseguita alle prime luci dell’alba dai carabinieri del Comando Provinciale di Rimini. Denominata Mirror, questa operazione ha decapitato una organizzazione criminale dedita alle estorsioni, rapine ed al riciclaggio di denaro sporco. Al vertice dell’organizzazione oltre a Tardio anche un romano di 57 anni, suo figlio di 32 anni, un 39enne napoletano, legato al clan Ricciardi di Secondigliano, e un 35enne di Matera con precedenti per reati fallimentari. Intorno a loro ruotavano altri 16 soggetti tra prestanome e professionisti che fornivano il loro appoggio. Il sodalizio, legato anche con affiliati ai clan dei Casalesi e dei Vallefuoco, riciclava il denaro ottenuto con rapine ed estorsioni nell’acquisto di locali notturni e di strutture ricettive della Provincia di Rimini . Un giro d’affari milionario, le forze dell’ordine hanno infatti sequestrato18 società (220mila euro il valore sociale complessivo), 38 tra conti correnti e libretti di risparmio, 10 automobili di grossa cilindrata, un bar e due noti night club di Rimini e Riccione.
Il mesagnese, Franco Tardio, da qualche tempo risiedeva a Sassofeltrio, e sulla sua fedina penale vi erano già pregiudizi penali per associazione di tipo mafioso, rapina ed estorsione.
Ora le nuove accuse per lui e per il resto dell’organizzazione vanno dall’ associazione per delinquere finalizzata all’estorsione, alla rapina, alla detenzione e porto illegale di armi da fuoco e alla fittizia intestazione di beni a nome altrui; trasferimento fraudolento di valori, concorso in estorsione consumata e tentata; detenzione illegale e porto d’armi da fuoco; concorso in fittizia intestazione e riciclaggio.
Lucia Pezzuto
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