BRINDISI- (Da Il7 Magazine) Tornano i concerti nello stadio comunale del Fanuzzi a Brindisi. Nei primi giorni di Agosto sul manto verde si esibirà un cantante straniero di caratura internazionale. Massimo riserbo sul nome che sarà svelato al momento giusto dalla società che proprio nei giorni scorsi ha fatto richiesta al Comune di Brindisi. L’amministrazione si è subito detta disponibile ad ospitare l’evento che ovviamente per la città sarà a costo zero. La società, intanto, dovrà presentare quanto prima un progetto dove sarà illustrato in che modo si svolgerà l’evento , come sarà strutturato, dove si dica anche come sarà protetto il manto verde e quali settori dello stadio comunale saranno utilizzati. L’autorizzazione , quindi, da parte del Comune c’è e l’entusiasmo pure. Erano, infatti, anni che non si pensava allo stazio Fanuzzi come un luogo per ospitare concerti, sebbene nelle altre città sia una consuetudine. “Stiamo ragionando da tempo con questa società- ha confermato l’assessore alle Attività Produttive del Comune di Brindisi, Oreste Pinto- sappiamo che è una società seria . Già in altre occasioni abbiamo avuto modo di trattare con loro”. Il Fanuzzi può contenere sino a 6200 posti. Per 20 anni è stato chiuso a questo tipo di iniziative ospitando solo le partite di calcio. L’idea, quindi, di rivalutarlo come un luogo che in qualche modo può generare business e promuovere il territorio, non dispiace all’amministrazione comunale. “Noi investiamo su chi vuole investire- ha detto Pinto- il nostro compito è di aprire la porta a tutte le iniziative . Non si può, infatti, pensare di puntare lo sviluppo turistico della città solo ed esclusivamente sui beni monumentali. Per promuovere il territorio bisogna sfruttare ogni risorsa. Brindisi ha bisogno di persone che scommettano sulla città”. Lo stadio comunale Franco Fanuzzi a Brindisi, tra l’altro, a volerla dire tutta, è al contempo un pezzo importante della storia di questa città. Lo stadio Fanuzzi è stato, infatti, costruito nel 1929. Il costo dell’opera finita fu di 143.996,45 lire contro le 120.000 preventivate, ma si realizzò anche la recinzione e l’ingresso monumentale (quello retrostante la Curva Sud Michele Stasi) sul cui prospetto interno giganteggiava un fascio littorio.
L’impianto fu inaugurato il 27 ottobre 1929 alla presenza di tutte le autorità e di migliaia di cittadini: oltre al campo di calcio che misurava 100 metri per 50, vi era la pista di atletica della lunghezza regolamentare di 400 metri per praticare ogni genere di attività sportiva.
Il campo sportivo era stato realizzato ma le tribune che raccoglievano il pubblico erano ancora provvisorie, l’anno successivo il Comune di Brindisi “per dare maggiore efficienza al campo sportivo e per fornire al pubblico, che affluisce con entusiasmo per assistere ad ogni competizione sportiva, quelle indispensabili comodità” decise di realizzare in un’unica struttura in cemento armato di ben 14 gradoni due gradinate ai lati con la tribuna coperta al centro.
Raccolte rapidamente altre 178.000 lire, furono realizzate, sempre su progetto dell’ingegnere D’Alonzo ma con lavori appaltati alla impresa Piero Giuliani di Roma, anche tali opere che furono inaugurate esattamente 78 anni fa il 27 ottobre 1931. I posti disponibili per gli spettatori dai 1.500 originari vennero via via ampliati fino a 4.000 quando, nel dopoguerra, il Brindisi fu ripescato in serie B e tali strutture resistettero per circa 40 anni fino a quando il Brindisi con il commendatore Franco Fanuzzi riconquistò sul campo la serie B ed in 100 giorni, nell’estate del 1972, la capienza dell’impianto, salvata la sola struttura in cemento della Tribuna, fu portata a ben 18.000 posti con una spesa di circa 400 milioni di lire.
La ristrutturazione comportò la demolizione settore per settore, il primo ad essere smantellato fu il settore distinti, cioè l’attuale gradinata opposta alla tribuna coperta, che fu ricostruito in calcestruzzo, poi fu demolita la tribuna centrale, che conteneva anche gli spogliatoi da cui si accedeva tramite un sottopasso e le curve poste in direzione sud, per esser sostituite dall’attuale blocco costituente Tribuna Centrale, tribune laterali e Curva Sud, contemporaneamente a questi lavori gli spogliatoi sono stati edificati in una apposita e separata palazzina posta a nordovest; per ultime sono state demolite le due curve poste a nord ma non furono immediatamente sostituite con l’attuale curva nord anche perché il declino del calcio brindisino degli anni novanta convinse gli amministratori dell’epoca ad utilizzare diversamente i denari raccolti e solamente quando nel 2002 il Brindisi ritornò tra i professionisti si rimise mano al progetto che prevedeva la costruzione della curva nord che sarebbe dovuta essere anche essa destinata al pubblico brindisino. Questa struttura fu realizzata in poco tempo ed era praticamente già pronta nel 2004 ma fu inaugurata solamente due anni più tardi e, stanti le nuove direttive di pubblica sicurezza che hanno cominciato ad imporre in maniera sempre più stringente la necessità di un settore ospiti completamente separato da quello occupato dal pubblico di casa, è attualmente destinata esclusivamente ad ospitare la tifoseria avversaria.
A distanza di anni però, pare che proprio la curva cominci cedere, lo scorso 17 gennaio la Commissione Pubblici Spettacoli ha rilevato problemi strutturali tanto da decidere di inibire l’area e autorizzare solo l’accesso alla tribuna. L’ultimo incontro, Brindisi-Casarano, si è disputato così. Viste le problematiche il Comune di Brindisi si è subito attivato e sta lavorando affinchè per giorno 9 febbraio, Brindisi-Andria, si possa accedere senza problemi. “Gran parte dei lavori di ristrutturazione sono stati fatti questa estate- ha spiegato l’assessore Pinto- ad esempio sono state cambiate le vetrate antisfondamento sul campo e sono in corso i lavori per la messa in sicurezza della gradinata e sull’entrata principale”. Nonostante questo pare ci siano altri problem , decisamente non trascurabili, legati ai rapporti con la società SSD Brindisi Football Club. Questa nell’arco degli anni avrebbe maturato un debito importante nei confronti del Comune tale per cui l’amministrazione comunale ha chiesto a parziale compensazione la manutenzione dell’impianto sportive. In pratica la società dovrebbe eseguire i lavori di ristrutturazione del muro di cinta dalla parte della tribuna e rifare il manto erboso. Nei fatti solo quest’ultimo è stato rifatto eppure la quietanza del pagamento per i lavori eseguiti agli uffici comunali pare non sia mai arrivata. A questo si aggiunge un fatto increscioso accorso appena qualche giorno fa. La squadra biancazzurra non ha potuto avere accesso al campo da gioco per il consueto allenamento perchè la società non aveva pagato il ticket settimanale di 90 euro al Comune. “Non si tratta di attaccarsi a 90 euro- cerca di fare chiarezza Pinto- si tratta di essere corretti anche verso quelle società che pagano regolarmente. Il Brindisi Football Club ha un importante debito nei confronti del Comune, senza dubbio acccumulato negli anni, eppure paga un ticket scontato al 50 per cento. Noi continuiamo ad andare incontro alla società ma siamo sotto gli occhi della Corte dei Conti e non possiamo assolutamente permettere che questo debito aumenti”.
Lucia Pezzuto per Il7Magazine
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