BRINDISI- Gasdotto Eeagle Lng a Lendinuso, l’ on. Elisa Mariano (PD) interroga il Governo. “Ho appreso dalla stampa, come tutti, dell’esistenza di un progetto di nuovo gasdotto Eagle LNG con approdo in Puglia ed in particolare a Lendinuso, marina di Torchiarolo, e non senza stupore, del sostegno che la Regione Puglia ha manifestato nei confronti dello stesso. Per questo, nelle prossime ore, presenterò immediatamente un’ interrogazione al Governo affinchè sia fatta maggiore chiarezza e si possano avere le giuste informazioni che, ad oggi, paiono essere in possesso soltanto della Regione Puglia”.
“Da quel che si apprende il gasdotto dovrebbe trasportare gas stoccato in una nave/rigassificatore al largo della costa albanese, ma la provenienza del gas ancora non sarebbe definita così come l’intero progetto, e la sua funzione nel contesto energetico nazionale, appaiono ancora poco chiari- dice l’on. Mariano- Per questo sono fortemente stupita del sostegno che la Regione ha voluto assegnargli, addirittura invitando la società che lo ha ideato e progettato, a tenere una conferenza stampa presso la sede della Regione stessa a Roma. Inutile dire che le intenzioni della Regione mi preoccupano. Ho avuto modo più volte di ribadire che questa provincia non è la pattumiera di Puglia”.
Poi la Mariano fa anche un passaggio sugli ultimi dati dello studio Forastiere: “Come brindisini abbiamo subìto, negli anni, la presenza di insediamenti industriali ad altissimo impatto ambientale e sanitario, come evidenziato anche dal rapporto Forastiere, del Centro Salute ambiente, fortemente voluto dalle rappresentanze parlamentari, oltre che da circa 10.000 cittadini e tantissime associazioni. Ecco, a fronte di quel rapporto avremmo voluto che la Regione discutesse di prevenzione, di miglioramento della rete delle cure, di efficientamento dei nostri ospedali, di nuovo modello di sviluppo. Invece l’unica occasione per cui ci sentiamo chiamati in causa è un nuovo gasdotto da piantare proprio qui a Lendinuso, accanto al Sin di Brindisi, e naturalmente senza che vi sia stato alcun confronto preliminare con le popolazioni locali o le loro rappresentanze istituzionali. Un approdo, peraltro, già esaminato in altre procedure e scartato a vantaggio di altri siti più idonei e con minor impatto ambientale, ma sul quale, evidentemente, qualcuno insiste a prescindere da ogni considerazione tecnica e politica. Mi auguro che il Governo possa fare immediatamente luce”.
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