Un mare di marijuana sulla costa di Brindisi, sequestrati altri 46 chili

BRINDISI-Un mare di marijuana nel mare di Brindisi.  20+27=47. 46+40=86. Sono queste le semplici operazioni aritmetiche scaturite dal lavoro dei militari della Guardia di Finanza del nucleo operativo pronto impiego di Brindisi, coordinati dal tenente Massimo Graziano, negli ultimi due giorni. I conti delle fiamme gialle si riferiscono ai panetti di marijuana ritrovati negli ultimi due giorni lungo la costa nord del capoluogo di provincia, 27 due giorni fa, in zona Sbitri, e 20 stamattina, in località Torre Testa, e ai chili di droga corrispondenti, 40 nel primo caso, 46 oggi.

L’operazione, cominciata alcuni giorni fa col ritrovamento di un solo panetto di sostanza stupefacente nella zona di costa interessata, quindi, sta assumendo contorni importanti, stando ai numeri di cui sopra. Si ritiene, con ogni probabilità, che i due recuperi di droga siano riconducibili alla stessa partita e alla stessa organizzazione criminale. I militari della guardia di finanza stanno continuando a tenere d’occhio il litorale nord di Brindisi, trasformato dai trafficanti in un deposito per la marijuana. In realtà, non si sa ancora con precisione se gli scogli tra la zona Sbitri e Torre Testa siano a tutti gli effetti il punto d’approdo e di scarico per gli scafi dei trasportatori ma, in relazione al ritrovamento di stamattina, un particolare fa pensare che qualcuno fosse a conoscenza della presenza dell’ingente quantitativo di sostanza stupefacente abbandonata su quelle pietre, in balìa delle onde e del sole cocente, a forte rischio di deterioramento. Tra gli scogli di Torre Testa, infatti, si trova un’insenatura naturale che assomiglia tanto a un piccolo bunker ben nascosto dove i finanzieri hanno trovato una parte dei panetti recuperati. Si parla di 5 o 6 pacchi che erano stati occultati nel nascondiglio roccioso quasi sicuramente da un intervento successivo all’arrivo della droga sugli scogli. È possibile, secondo una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti, che qualcuno stesse cercando di nascondere la marijuana lì vicino per poterla recuperare, poi, quando le acque fossero risultate più calme. Acque che, però, sono state agitate a dovere dai capillari controlli delle fiamme gialle che, in poco più di 48 ore e in un fazzoletto di terra di pochi chilometri quadrati, sono riuscite a sottrarre al mercato di Brindisi e provincia quasi un quintale di marijuana di incerta qualità e provenienza, con un mancato introito nelle casse dell’organizzazione criminale proprietaria della droga pari a circa 688.000 euro.

Maurizio Distante

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