BRINDISI- «Non è un Paese normale quello in cui due appartenenti alle Forze dell’Ordine devono essere indagati per potersi tutelare, solo per aver fatto il proprio dovere». E’ questo il duro commento di Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), in merito all’ipotesi di reato di omicidio colposo che pende sui due poliziotti che, due notti fa a Brindisi, sono intervenuti per un assalto ad uno sportello bancomat, durante il quale uno dei rapinatori è rimasto ucciso.
«Lo chiamano ‘atto dovuto’ utile a conferire gli incarichi per autopsia e perizia balistica. Se si è convinti della bontà dell’operato dei colleghi, non è accettabile che siano indagati. In questo caso – continua Paoloni – dovrebbe essere lo Stato a partecipare al procedimento penale per garantire i propri appartenenti, senza obbligare i poliziotti a sborsare di tasca propria migliaia di euro per spese legali e peritali. I colleghi non erano in giro a zonzo per la città. Erano in volante, a rischiare la propria incolumità, per la sicurezza dei cittadini. Senza garanzie funzionali adeguate, non esistono forze dell’ordine efficaci. Purtroppo – conclude Paoloni – il messaggio che passa è ben chiaro: se ti va bene ti paghi l’avvocato, se ti va male ci lasci le penne. Ancora una volta le telecamere sarebbero state utili per dirimere ogni controversia, in quanto l’accaduto sarebbe stato documentato».
BrindisiOggi
Un Generale dei Carabinieri mi insegnò che è meglio un brutto processo che un bel funerale e che è meglio rumore di cetene che suono di campane. Si, ma chi paga le spese processuali. Va bene se è lo Stato. È fuori di ogni logica se il tutto è a carico di chi tutela l’ordine pubblico, rischiando quotidianamente la vita. Per quanto mi riguarda propongo una medaglia al valore civile.
Negli USA se uno non si ferma all’alt la polizia è abilitata a sparare. In Italia i poliziotti devono attendere di essere sparati e, subito, dopo possono rispondere al fuoco solo, però, mirando alle gambe. Sarebbe appena il caso di invitare i magistrati su di una volante, giusto per fargli provare l’ebbrezza di una pallottola che ti sfiora.
Come può un cittadino avere fiducia nelle forze armate se non può essere difeso? Se la delinquenza dilaga è perché le forze armate hanno le mani legate.
Dovrebbero conferire ai due poliziotti una medaglia, altro che atto dovuto e indagarli.
Salvini dovrebbe intervenire e non pensare solo ai migranti.
Confido nel buon senso della magistratura e soprattutto, dello STATO.
Cosa vuoi commentare!?
Vi riporto parte dell’informazione di garanzia emessa dalla Procura Militare della Repubblica di Roma a carico di un appuntato dei carabinieri:
“DISTRUZIOPNE DI OGGETTI DI ARMAMENTO MILITARE AGGRAVATA…mentre cercava di impedire la fuga ad alcuni melviventi che avevano appena perpetrato un furto con scasso, al fine di contrastare l’azione dei malviventi che avevano tentato di investirlo con la loro autovettura, esplodeva a scopo intimidatorio cinque colpi con la pistola d’ordinanza (Beretta mod. 92 FS…)così distruggendo altrettante cartucce cal. 9 P.B. fornitegli dall’Amministrazione Militare e costituenti parte del suo armamento militare. Con l’aggravante di essere militare rivestito di un grado. Fatto commesso in ……
Persona offesa: AMMINISTRAZIONE MILITARE//
ecc……. ”
Vi sembrerà una barzelletta, ma è la realtà in Italia.
Vogliamo commentare anche questa?
Se era morto un poliziotto tutto normale…che paese di merda !!!! Ora diranno che il bandito aveva problemi esistenziali…che girava con la macchina piena di armi perché doveva riempire il bagagliaio…nazione di merda !!!
bisogna cambiare l’approccio giuridico. o no?
Vanno cambiate le leggi per costringere i magistrati a fare le parti dei tutori dell’ordine…e non della loro parte politica,sempre di sinistra e maldisposta verso TUTTE le forze dell’ordine,sempre e’ una vergogna italiana che deve essere rapidamente affrontata dal governo e che E’ di assoluta primaria importanza,comd le tasse e la legittima difesa…