BRINDISI- Percolato nel canale di scolo, irregolarità nel trattamento delle acque meteoriche e odore nauseabondo. Il sindaco Consales chiude l’impianto di compostaggio della zona industriale.
Il primo cittadino ha emesso l’ordinanza a seguito di quanto emerso in un vertice alle presenza dei rappresentati della Asl, Arpa, Provincia, Comune, ATO e della società che gestisce l’impianto di compostaggio, l’Ati composta dalla brindisina R.a. costruzioni Roma e un’azienda milanese.
La riunione si è tenuta dopo il sopralluogo avvenuto giovedì scorso dalla polizia municipale, durante il quale è emersa la presenza di alcune sostanze sospette nelle acque di scolo ma anche nel piazzale dove sono situati gli impianti di compostaggio che raccolgono la frazione umida dei rifiuti di Brindisi e dei paesi della provincia.
L’Arpa ha effettuato dei prelievi dai quali è emersa la presenza di rifiuti liquidi nelle immediate vicinanze e all’interno dell’impianto. Non solo, ma gli stessi tecnici dell’Arpa già in passato avevano evidenziato delle problematiche nel trattamento delle acque meteoriche. Negli ultimi tempi poi al Comune così come alla Procura della Repubblica era giunti degli esposti presentati dalle aziende della zona in cui si denunciava un odore nauseabondo proveniente dagli impianti.
Per tutte queste ragione il sindaco Mimmo Consales questa mattina ha emesso una ordinanza di chiusura con la quale impone all’ATO e alla società che gestisce l’impianto l’immediata sospensione cautelare dell’attività di produzione di compost di qualità in attesa dell’acquisizione della nuova autorizzazione della Provincia. Nel frattempo la società di gestione in accordo con gli enti sta predisponendo il progetto che sarà presentato a breve per risolvere i problemi venuti alla luce.
Nell’ impianto di compostaggio viene conferita la parte umida, per una capienza di 41 tonnellate al giorno. Resta ora il problema dove smaltire questa frazione dei rifiuti affinchè abbia un senso la differenziata, tra le sedi più vicina c’è quella di Modugno. Ma questo vorrà dire un aumento dei costi e problemi per i Comuni.
Lucia Portolano
brindisi non è evoluta infatti.. qui sappiamo solo dar fiato alla bocca, bla bla bla e basta, poi quando siamo nella m…a fino al collo e siamo sotterrati dai rifiuti inizieremo a capire che i rifiuti vanno “smaltiti”
… bruciarla in grandi caldaie in modo controllato e sicuro come nelle Nazioni più evolute del mondo !
… o qui a BR non siamo pronti ?