LATIANO–Il pubblico ministero Giuseppe De Nozza, titolare del fascicolo d’indagine sulla morte di Cosimo Mastrogiovanni morto carbonizzato nella sua villa in campagna a Latiano, questa mattina alle 12 conferirà l’incarico per l’autopsia al medico legale Antonio Carusi. L’esame che accerterà le reali cause della morte del pensionato latianese sarà eseguito martedì 18 novembre alle 14. Intanto le indagini da parte dei carabinieri della stazione di Latiano, al comando del maresciallo Luigi D’Oria, continuano a 360 gradi.
I dubbi, intorno alla morte di Cosimo Mastrogiovanni, il 63enne ritrovato cadavere completamente bruciato giovedì scorso nella sua villa in contrada Fieu 1 a Latiano, non svaniscono. I carabinieri che stanno indagando vogliono vederci chiaro. Nulla continua ad essere lasciato al fato. Il ritrovamento del cadavere è stato fatto giovedì 13 novembre, ma dai primi accertamenti l’uomo sarebbe morto diverse ore prima. E’ stata una fatalità quella che ha spinto i vigili del fuoco e i militari dell’Arma a portarsi a casa del 63enne. La villetta di proprietà di Mastrogiovanni era in vendita da qualche mese. L’uomo, vedevo ormai dal 2005 e con l’unico figlio lontano da casa, molto probabilmente aveva deciso di trasferirsi da alcuni parenti ad Oria.
Giovedì pomeriggio scorso intorno alle 16 a recarsi nella villetta sono stati una coppia di ragazzi interessati all’acquisto dell’immobile. I fidanzati dopo non aver ricevuto risposta al citofono e vedendo il cancello semi aperto si sono introdotti nel vialetto, ma una volta sull’uscio dell’abitazione si sono subito resi conto che era successo qualcosa perché in casa si intravedevano alcuni mobili bruciati.
Quando i carabinieri e i pompieri sono entrati in casa hanno trovato il corpo di Cosimo Mastrogiovanni nel salone riverso per terra tra il caminetto e il divano. L’uomo era completamente carbonizzato. In casa però non c’erano fiamme. Il fuoco non c’era. Tutto si era già consumato da diverso tempo. Inizialmente, gli investigatori hanno ipotizzato adun possibile incidente domestico ovvero che il 63enne sarebbe rimasto vittima del fuoco. Ma la verità potrebbe essere un’altra. La maguistratura ha sottoposto a sequestro la villetta di proprietà del 63enne.
In casa, per esempio, sono state rinvenute diverse tracce di sangue. Inoltre, non è stata ancora ritrovata l’auto del 63enne, una Hyundai di colore grigio. I vicini di casa hanno raccontato agli investigatori di aver visto l’uomo per l’ultima volta il sabato precedente al ritrovamento, mentre alcuni amici lunedì in paese. Il figlio dell’uomo, unico e adottivo, ha dichiarato ai carabinieri di non aver avuto negli ultimi tempi contatti col padre e che i due non si vedevano dallo scorso giugno. Quest’ultimo e altre persone sono state ascoltate dagli investigatori nelle ore successive al ritrovamento. I militari dell’Arma di Latiano non stanno escludendo nulla. Troppi sono i dubbi, al momento, per dichiarare che il 63enne sia davvero morto per una tragica fatalità.
Maristella De Michele
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