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BRINDISI- Una tassa di scopo sulle grandi aziende del polo energetico, della chimica e farmaceutica. Questa è la proposta di Brindisi Bene Comune che il 27 febbraio prossimo sarà portata all’attenzione del consiglio comunale convocato in seduta monotematica sull’Energia.
“Accanto alle risoluzioni che prevedono la chiusura della centrale Edipower e la drastica riduzione del carbone con il contestuale avvio della necessaria metanizzazione, per la Centrale Enel di Cerano, proporremo- spiega Riccardo Rossi, consigliere comunale BBC- anche una tassa di scopo per risarcire la città delle tante occasioni di sviluppo economico perse per la presenza di questi grandi impianti”.
Rossi afferma che per legge è possibile infatti istituire per una durata di dieci anni una tassa comunale, sui grandi impianti industriali,con un’aliquota fino al 5 per mille dell’imponibile IMU che dai primi calcoli effettuati consentirebbe un gettito tra i 5 e i 6 milioni di euro all’anno, quindi circa 60 milioni di euro in dieci anni, con il quale finanziare un piano di opere pubbliche, incentivi per le imprese giovanili, iniziative culturali e turistiche. “In dieci anni- aggiunge il consigliere comunale- potremmo cambiare il volto di questa città programmando anche con queste importanti risorse uno sviluppo questa volta sostenibile. Assistiamo da anni a richieste di ogni tipo: dal finanziamento del palazzetto, alla sponsorizzazione per ogni attività culturale e turistica, persino per le feste patronali, per giungere all’ultima richiesta di comprare le auto elettriche ai vigili urbani.
Siamo stanchi di questo atteggiamento remissivo”.
BrindisiOggi
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